Lo sharpy 2

il software, ciò che differenzia un calcolatore da una calcolatrice



Disclaimer

Questo articolo contiene dosi massicce di insulti ed imprecazioni di vario genere, scusate la poca professionalità ma scrivere un testo del genere la sera tardi, ascoltando “the illest, vol2” di “mostro” non induce certamente a pensare ad unicorni arcobalenosi…

Detto ciò, io non mi assumo la responsabilità di qualsiasi danno emotivo che questo testo possa causarvi e sconsiglio di farlo leggere a persone deboli di cuore.

Buona lettura :)

intro

Buonsalve a tutti, come promesso ecco l’articolo relativo al software dello SHARPY, dato che il precedente è venuto fuori relativamente lungo 16 minuti (ovvero l’1,13% della vostra giornata) ho deciso di scriverne uno ancora più lungo! 25 minuti( che sarebbe l’1,8% della vostra giornata) ma non facciamo questi paragoni che tanto gran parte del vostro tempo lo passate su TikTok…

Bene bene bene, ora che ho insultato TikTok posso finalmente iniziare un interessante discorso sul nostro amichetto degli anni 90.

premessina tattica

Devo fare una premessa davvero importante: lo SHARPY era sì un “organizer” portatile, ma, come già anticipato nell’articolo precedente, aveva ben 3 porte d’espansione per connetterlo come terminale o utilizzare la funzione “pc link” per condividere le note e gli eventi scritti sullo SHARPY con il vostro computer principale. Purtroppo non ho avuto la possibilità di utilizzare codeste funzioni in quanto non rispondo di nessun computer compatibile di quegli anni :/

Detto ciò, iniziamo a descrivere le altre 32446238746 esilaranti funzioni dello SHARPY.

le funzionalità principali

Allora, qui c’è da divertirsi, sappiatelo. Partiamo con le due funzioni più inutili mai viste sulla faccia della terra: “Home & World”; anche con una conoscenza basilare dell’inglese si è in grado di comprendere che cosa attivino questi due pulsanti.

Bene, secondo gli intelligentissimi e plurilaureati ingegneri della SHARP, a noi utenti sarebbero serviti due pulsanti per sapere l’ora; uno, “home”, per mostrarci l’orario secondo il nostro meridiano, il secondo, “world” in cui possiamo consultare tutti gli altri fusi orari…. Allora, io comprendo che, per chi viaggiasse regolarmente per lavoro, il conoscere i vari fusi orari possa essere utile.. Ma questo obrobrio dell’elettronica non aveva un GPS, quindi dovevi impostare la posizione ogni volta sennò, consultando i vari fusi orari, continuerebbe a mostrarti un orario sbagliato. FUNZIONALITÀ COMPLETAMENTE INUTILE

Ora però sono obbligato a parlare della configurazione iniziale, di come si modificano i file, di come cambiare l’orario baaaaaaahahh uffa devo rifare tutto da capoooooo.

“sbatti”

Sentite, mi ero fatto una scaletta da seguire, ma ormai più che una scala sembra una ragnatela, tutta intricata e piena di collegamenti tra i vari “pioli”, quindi ora finisco di insultare gli sviluppatori per aver messo i tasti modifica nei posti più improponibili, poi continui a parlare delle altre funzioni; se alla fine avrete ancora voglia di leggere e le mie dita non si saranno consumate, elencherò anchealtre piccole funzionalità extra che stranamente ho apprezzato.

dicevamo

Ho spoilerato che si possa cambiare “posizione” ed orario, bene, sappiate che equivale a spararsi in testa, la combinazione di tasti non esiste! Non c’è un tasto modifica, un tasto “change date” o qualsiasi altra cosa… Però c’è quello per cambiare il formato da 12 a 24h…. Mi prendete in giro?!?!!?!??!?!?!

Una petizione per sganciare bombe sugli impianti ingegneristici della SHARP? Ve la lascio qui sotto:

~Petizione

Ora vi chiederete come si faccia a sistemare l’ora, la posizione e di conseguenza la data…

Indovinate un po’? Bisogna premere “CE”, ovvero il tasto per ELIMINARE TUTTO, non so se avete presente cosa siano le calcolatrici… Quegli arnesi che ti impongono di usare a scuola perché “quella del cellulare non va bene”; bene, sappiate che c’è sempre un tasto con scritto “CE” appunto per cancellare tutto quello che si ha scritto fino a quel momento.

Ma questo ragionamento non ha senso sullo SHARPY, sapete perché? Perché cosa c’è da cancellare???? Ho una gomma quantistica che cancella lo spaziotempo? Sto cancellando il passato? Posso cancellare l’11/9? No dai lo teniamo… Le battute sulla gente che vola dai palazzi mi fanno rider…. MI DISSOCIO!

ps mi sono dimenticato di dire che sia la schermata “home” che “world” sono temporanee e scompaiono 5 secondi dopo essere state attivate, quindi dovete essere delle saette a premere subito il tasto “CE” perché ovviamente una pressione prolungata dei tasti sopracitati faceva apparire in loop la schermata senza possibilità di modifica…. Quanto vi posso voler torturare miei cari amici programmatori anni 90

Dicevamo…….. Sì, la scelta ingegneristica non è stata delle migliori, ma ciò che è peggiore del tasto è la schermata che si antepone a noi poveri utenti decerebrati.

Immagine raffigurante la schermata di modifica dell'ora

Cioè voi ci capite qualcosa? No perché io la prima volta per trovare il fuso orario di Roma ho impiegato 5 minuti, solo per capire che frecce utilizzare per scorrere i menu!

Perché un’atra idea avvenieristica è stato mettere 6 frecce direzionali…

Ora parliamo seriamente….6? Perché? Averne 4 vi faceva così tanto schifo? Io vi vengo a prendere sotto casa con un carro armato russo, giuro.

Beh allora, le frecce “grandi” servono per “cambiare schermata” ovvero mostra un elenco differente di città, nel caso dei fusi orari, o, come vedremo quando parleremo delle funzionalità di “annotazione” (rubrica, note, promemoria, ecc…) cambiare la pagina visualizzata…E le altre 4?

Quelle servono solo nei testi… sì esatto, servono per far muovere il cursore e spostarsi tra le righe di una nota o tra i caratteri di una parola. Ma sapete qual è la vera presa in giro? Il funzionamento di queste frecce è l’unica cosa che non hanno scritto, chi ha letto anche l’articolo precedente saprà di certo che negli anni 90 mettevano scritte ovunque e lo spazio per mettere 3 sacrosanti caratteri c’era, ma come al solito, facciamo le cose come ci pare e chissene frega di vendere un prodotto che sia semplice da usare…

Ok, dai, cerco di calmarmi che sennò rischio il tribunale per atti intimidatori, e già mi hanno shadowbannato da Amazon dopo 2 giorni di profilo pubblico…

Per stare un attimo più tranquilli adesso possiamo parlare di qualcosa che funziona da dio e del quale non posso assolutamente lamentarmi: il calendario.

il calendario

Il calendario è fatto estremamente bene, l’interfaccia è chiara e funzionale…. Dopotutto che cosa mai potrebbe aver reso inutilizzabile di un calendario, è un pezzo di carta in cui leggi la data e segni gli eventi…Vero?

Schermata del calendario

E qui casca l’asino, la schermata del calendario è di sola visualizzazione… Già, molto triste la cosa, però è fatta bene, vediamo con chiarezza la data corrente, sulla destra c’è un altro rettangolo in cui abbiamo un’anteprima del mese seguente ed infine, nella parte sottostante, un piccolo riquadro in cui ci vengono segnalati il numero di giorni restanti prima dell’anno successivo e in che settimana dell’anno ci troviamo (funzionalità carina ma non essenziale).

Come già anticipato, le 6 frecce direzionali hanno utilizzi diversi, le due frecce “grandi” servono per cambiare mese, le 4 frecce “piccole” servono per scorrere pubblicazione per pubblicazione; in questo caso non posso lamentarmi, funzionano bene… 100 punti grifondoro.

Accanto al tasto per il calendario vi sono altri due tasti “weekly” e “daily“ essi servono per mostrarci una pagina dettagliata con gli eventi raggruppati per settimana o per pubblicazione.

E sì, qui possiamo finalmente modificare gli eventi, basta premere “ENTER” ed enteriamo subito nella modalità di modifica (si lo so, battuta pessima ma devo far riposare i neuroni). Tra l’altro, non capisco come mai di io debba usare il tasto “ENTER” che di solito è per la conferma al posto di utiizzare il tasto “INSERT”, il che avrebbe molto più senso perché sto appunto inserendo degli eventi nel calendario, ma come ben sappiamo, la SHARP aveva un modo tutto suo di ragionare.

le annotazioni

Parliamo ora delle funzioni di annotazione: “outline” e “memo”.

Schermata Outline

“Outline” è un semplice schematizzatore ad albero, possiamo creare elenchi puntati e sottoelenchi, per un totale di 13 indentazioni, nulla di stravagante. In questo caso le frecce “grandi” servono per cambiare elenco “outline”; degna di nota la “index mode” che ci aiuta a scorrere velocemente tutti questi diagrammi.

Schermata Memo

“Memo” è un semplicissimo blocco note, basta premere un qualsiasi tanto sulla per iniziare a scrivere, più semplice di così si muore. Il funzionamento delle frecce “grandi” e della “index mode” è analogo a quello già descritto parlando di “outline”.

In entrambi i programmi, le funzionalità dei tasti “INSERT” e “DELETE” è la medesima, “INSERT” modifica un file già salvato, “DELETE” lo elimina. Stranamente tutto molto chiaro e semplice.

funzioni extra

“Telephone”, una semplice rubrica in cui segnare nome, numero di telefono ed indirizzo.

Schermata Telephone

Il funzionamento della ”index mode” qui è lievemente differente in quanto i contatti vengono (giustamente) ordinati secondo l’alfabeto, questa modalità di visualizzazione ci permette dunque di scorrere velocemente lettera per lettera.

“Business Card”, già anticipata nell’articolo precedente e criticata abbastanza. Non riesco a trovarne un’utilità concreta se non il farlo vedere ai colleghi sbeffeggiandoli…

“Business Card

Per chi non lo sapesse questa funzione digitalizza un vostro biglietto da visita, fine, niente di più, niente di meno. Anzi, devo anche correggermi riguardo a quanto detto tempo fa: lo SHARPY dispone di una funzionalità di auto power off, che spegne il device dopo 7 minuti di inattività, quindi non possiamo abbandonarlo sulla scrivania come avevo ipotizzato in quanto si spegnerebbe e rimarrebbe un semplice pezzo di plastica con una cerniera scricchiolante.

“Calculator”, no , basta mi rifiuto di parlarne, vi prego, fatemi risparmiare tempo, non ha senso che o descriva una calcolatrice.

Schermata Calculator

“Card”, ho criticato per tutto questo tempo la poca usabilità dello SHARPY, enfatizzando molto sull’infima chiarezza delle schermate di modifica e sulla funzione di determinati tasti. Beh sappiate che c’è sempre stata una guida interattiva consultabile in qualsiasi momento.

Schermata Card

Avete notato il “display” sulla destra? Bene è un touch screen vecchio stampo con cui si può evocare rapidamente un “how-to guide” semplicemente premendo la sua icona sul touch screen.

Voglio però addentrarmi meglio nel discorso “touch”.

L’immagine visualizzata non è altro che una tessera fisica posizionata in uno scompartimento e che può essere estratta in qualsiasi momento. Il sistema touch è a griglia di quadrati di lato 0.5cm e che registra le coordinate in cui il circuito elettrico viene chiuso e mostra la guida registrata a quelle coordinate.

Ammetto che sia un’ottima idea per semplificare il modo con cui le guide vengono sfruttate, una volta consistevano in libroni di migliaia di pagine mal tradotte, oggi sono una piccola icona nelle barre dei menù. Possiamo porre lo SHARPY in una posizione intermedia tra le due realtà, ritengo infatti essenziale che gli utenti possano consultare in qualsiasi momento una guida sull’applicativo che stanno utilizzare… Sono un po’ meno d’accordo sull’imporre passivamente l’utilizzo di queste guide creando interfacce inutilizzabili e inserire tasti inutili con funzioni insensate :) (si è sentita la mia furia omicida in questa frase?).

conclusioni

Concludo in maniera tranquilla, lo SHARPY rimane comunque un prodotto che definirei avveniristico per tutte le possibilità di impiego che aveva, e non ve le ho elencate tutte!

Qualche ultima chicca:

Schermata di avvio in cui potevamo inserire il nostro nome sotto alla frase “this organizer belongs to” e che ci forniva qualche altra informazione utile come: data, orario ed eventi della giornata.

Schermata di avvio

L’impostare una password per proteggere i nostri dati. Potevamo impostare anche più di una password: una di avvio ed infinite password per vari memo/eventi del calendario/outlines o per quando dovevamo interfacciarlo con unità esterne.

Entrambe funzioni molto interessanti e sicuramente più utili del vedere i fusi orari di tutto il mondo…(sì non ho proprio accettato lo sprecare tempo per programmare qualcosa di così insulso)

E così termina la nostra chiacchierata sul software di un arnese anni 90… É stato snervante, ho aumentato di una trentina di punti il mio QI dopo aver fatto un viaggio nei suoi meandri più oscuri ed essere uscito “indenne”.

Miei cari lettori, vi posso giurare che impieghereste meno tempo a completare al 100% tutta la saga del Professor Layton (inclusi mini giochi ed enigmi sbloccabili come contenuto extra grazie al codice di completamento del gioco precedente) che a comprendere tutte le funzionalità e peculiarità dello SHARPY, quindi ringraziatemi per aver sopportato tutto questo.

Questa non sarà l’ultima volta che vedrete lo SHARPY, ma il mio odio verso di lui è salito a tal punto che ho deciso di lasciarlo per qualche mese sulla mensola e non volerlo utilizzare per un po’, vedete questa cosa come una “pausa di riflessione” (quella cosa che fanno le coppie di 2009 quando sono in crisi) e raccontarvi qualcosa di diverso nelle prossime settimane.