“staccare”

fuggire dal mondo guardando i fiori



intro

É giugno oramai, il periodo degli antistaminici è passato, possiamo finalmente apprezzare di nuovo la natura senza imprecarci contro ogni 30 millisecondi!

Personalmente adoro i fiori e le loro inumerevoli forme e, come ogni mercoledì, sono qui per raccontarvi un fun fuct della mia vita; avrete intuito sicuramente di cosa parlerò, oggi fiori!

La necessità di staccare

Ogni tanto sentirete anche voi il bisogno fisico di “staccare” un po’, smettere di pensare alla scuoa, al lavoro, al mondo in generale e rimanere da soli con i vostri pensieri, o non pensare a niente.

Beh io in questo periodo ne ho sentito spesso la necessità, purtroppo il mio simpaticissimo cervello non me lo permette. Appena stacca da un progetto passa subito ad un altro, finisco di leggere una parola sul libro di storia e sto già pensando a chimica e viceversa. Non so quanto controproducente sia questo suo atteggiamento, posso confermarvi però che sia alquanto fastidioso.

Certamente ha anche dei lati positivi: non mi stanco mai di nulla, sono sempre pieno di idee (che diventano articoli per il sito :} ), ho molte cose di cui parlare.

Comparando questi lati positivi con la totale assenza di sonno causata da questo mio “difetto(?)” si può constatare come mai la mia salute mentale sia così instabile.

Ma dormire proprio mai?

Come ho già detto, sto facendo un botto fatica a dormire, mi sveglio di continuo, spesso mi vengono in mente soluzioni agli esercizi di mate/fisica che stavo facendo il pomeriggio; altre volte mi sveglio con nuove idee per progetti 3d o articoli del sito; ci sono notti in cui mi vengono perfino in mente combinazioni di tecniche di judo.

Il tutto, ovviamente, dopo un brusco risveglio nel cuore della notte.

No, non prenderò pastiglie per dormire, ci ho proato una volta e non è finita bene.

E in tutto questo che c’azzeccano i fiori?

Eh un secondo dai, datemi il tempo di farvi perdere il vostro… Era giusto un piccolo preambolo suvvia…

Quello che stavo cercando di dire, prima che mi interrompeste con questa domanda era appunto come avessi trovato il modo per “spegnere il mio cervello”

Ed è proprio qui che compaiono i nostri fiorellini bellini e profumatini! (proprietà di linguaggio +100)

Un pubblicazione passeggiando per London Bridge… Ah no stavolta non impicchiamo nessuno.

Stavo tornando a casa a piedi ed immerso nella mia musica a tutto volume quando ad un tratto mi imbattei in questa casa piena di fiori. Non mi era mai parso di notarla, eppure era lì, tutta piena di fioriere stracolme di petali. Non potevo non fermarmi a guardarla.

Fatto sta che mi intontii davanti a sto fiore rosato che sporgeva dalla ringhiera, rimasi a guardarlo per un tempo che a me sembrò 5 ore; avevo il cervello completamente fuso, non mi sembrava che il mondo stesse ancora girando, era tutto sospeso nel vuoto.

In questo vuoto c’eravamo solo io e il fiore.

Ok e quindi?

Quando mi ripresi da questo viaggo introspettivo nel vuoto della mia anima, venduta oramai da tempo, al diavolo, mi incamminai a casa con una grande consapevolezza: ero riuscito a “staccare” dalla frenesia alla quale il mio cervello mi impone di sottostare.

Piccolo fun fuct, il fiore era una peonia (l’ho chiesto a mia nonna, da solo non ci sarei mai arrivato). Se volete vederlo c’è una sua foto nelle mie storie in evidenza di instagram.

Sta di fatto che questo metodo funziona tremendamente bene! Sembra che il mio cervello vada in corto circuito quando vede la natura nella sua massima espressione.

Ho provato anche nei gironi seguenti con altri fiori, altre case, addirittura davanti a scuola; tutti questi “test” portavano al medesimo risutato, riuscivo a “staccare”.

Cari sicari che siete sulle mie tracce, se volete narcotizzarmi mettetemi un mazzo di fiori davanti e vedrete che per 20 minuti sto zitto e non mi accorgo del mondo attorno a me.

Conclusioni

Diffidate da tutte quelle storie sulla meditazione e stupidaggini varie, se il vostro cervello è irrequieto come il mio, mi spiace dirlo, ma non funzioneranno.

Tutti hanno un pulsante di spegnimento, basta trovarlo; come ce l’ho fatta io potete benissimo riuscirci anche voi.

A quanto pare ci incappi quando meno te lo aspetti, ne consegue che non vi dobbiate nemmeno impegnare nel cercarlo, meglio di così si muore.

Eh niente, non so in che altro modo concludere; nel dubbio vado a guardare qualche fiore, bella.