Roma

tra arte e borseggiatori



intro

Ragazzə (fingiamoci family friendly perché tanto fra 5 righe insulto anche vostra zia morta nel 44) oggi vi racconto un po’ di gitarelle a Roma, la mia “prima volta🤭” e qualche altra vicenda molto funny.

First time?

Allora, premetto di non esser mai stato un gran viaggiatore, quindi cose che per voi saranno “scontate” per me potrebbero non esserlo.

Iniziamo col dire che fortunatamente il primo viaggio a Roma in treno è andato da Dio, ho lavorato al restyle del sito e a qualche compito di mate (credo, è passato tipo mezzo anno). Ciò che ricordo benissimo è stato il secondo pubblicazione, quando io e la mia ragazza decidemmo di visitare la città, o meglio, lei me l’avrebbe fatta visitare… sapete com’è, ci abita…

Prendemmo la metro per arrivare in piazza di Spagna, usciti dalla metro rimasi esteref… no, c’era così pieno di gente che non si stava in piedi. Ok dai sto esagerando, diciamo che la quantità di bambini alti quanto il mio stinco rendeva leggermente difficile concentrarsi sulla grande scalinata progettata da De Santis (sì prof ho studiato) o sulla fontana ad essa antistante.

Decidemmo di muoverci verso il centro e ci incamminammo lasciandoci la piazza alle spalle.

Tutto ad un tratto, mentre camminavo dietro di lei, notai un bambino sospettino: fissava un po’ troppo le borse delle ragazze, o forse il culo, magari era solo leggermente precoce e mi sono fatto migliaia di paranoie… no che non me le sono fatte

AVEVO RAGIONE

Previdentemente posi il mio pollice sinistro nell’anello della zip del mio zaino…

Quando gli passammo accanto sentii la sua manina da bambino poco consono a seguire le regole del vivere civilmente tentare di aprire lo zaino dal suddetto anello.

Mi girai secco e il piccignaccolo scappò veloce come beep beep da willy il coyote.

Che vi serva da lezione: i bambini sono esseri spregevoli.

Roma Roma Romaaaaaa

Vabbè a parte questa spiacevole vicenda col bimbo la gita a Roma fu spettacolare: stare sotto al Colosseo la sera è davvero un’esperienza suggestiva e molto emozionale; per non parlare poi dei vari fori lì accanto, tutto così mastodontico.

qualche treno più tardi

Va bene, abbiamo capito che Roma è bella e tutto il resto.

Ma sono qui per raccontarvi storielle belle in cui insulto il mondo, quindiiiiiiii.

Parliamo di un altro bel giretto in treno.

Nb: c’è stato uno sbalzo temporale, questo è accaduto a capodanno

Ero sul treno, tempo di salire e notai che il mio posto fosse occupato da un signore bello anzianotto, egli mi spiegò che si era spostato perché una signora aver chiesto di stare accanto al posto “della figlia” (la bimba avrà avuto 4 anni).

Compresi e mi spostai anche io, mettendomi nella fila accanto, poi arrivò sempre più gente che non capendo tutti questi spostamenti iniziò (giustamente) a questionare come mai la signora non avesse i posti accanto di default. Solitamente quando si acquistano più biglietti contemporaneamente il sistema li sceglie affiancati… Arrivarono perciò i primi sospetti.

Scoprii dunque che il posto della bimba non si sapesse più quale fosse, la madre stava occupando il posto del signore anziano, la signora anziana il posto di una giovane ragazza, io quello del suo ragazzo, il vecchio stava occupando il mio e sto povero altro ragazzo (il fidanzato della giovane) non sapeva più dove mettersi.

I due fidanzati si ritrovarono separati (stile Romeo e Giulietta) i vecchi erano così in panico che a momenti gli arrivava un infarto, io continuavo a rimbalzare tra un posto e l’altro, la madre si stava beccando gli insulti di tutta una carrozza e, come se non bastasse, era salita un’altra coppia che reclamava i posti.

gente senza biglietto

Facendo due conti ci accorgemmo che qualcosa non tornasse… La bimba non “aveva un posto ben definito”, la madre “un posto dall’altro lato” (ogni posto era occupato e nessuno stava supportando tale affermazione), i due coniugi appena arrivati reclamavano esattamente i posti in cui le due erano sedute…

Iniziate a capire?

Eheh esatto, qui qualcuno sta fottendo con Trenitalia :/

Ragazzi, se non avete il biglietto non inventate boiate, vi prego, mi sono fatto Milano-Bologna dentro sto casino eclatante, tutto per sta gentaglia.

Bologna-Roma

Qui la situa un po’ cambiò: la madre e la bimba scesero, ma ciò non rimediò al casino. Nessuno aveva più voglia di spostarsi, rimasero però due posti liberi.

Salirono una ragazza ed un signore col cane (schifo ribrezzo gli animali sul treno). Sfiga vuole che la ragazza fosse olandese e parlasse solo inglese, spiegarle tutto fu relativamente complesso. Per quanto riguarda il tipo col doggo… a lui bastava che il suo amico a 4 zampe non fosse tra le rotaie del treno ed i binari.

tutto il resto del viaggio

A parte l’odore di cane bagnato e la scomodità generale dei sedili del treno, tutto bene, 6/10.

india boy in giro per Milano

Ora vi racconto un piccolo avvenimento (credo) divertente: tornato a Milano, un signore indiano in giacca e cravatta mi fermò ai tornelli della metro chiedendomi aiuto per i biglietti: La frase fu esattamente questa:

Uad apened? I bod de dicked an auar before, why dosnod work?

Io aiutai il brav’uomo dicendogli di chiedere allo sportello d’assistenza, francamente non sapevo cos’altro dirgli.

conclusioni

Per concludere, ora sapete che i bambini rubano, le madri non fanno il biglietto 2x1 e gli indiani non sanno obliterare il biglietto della metro :)