Go, go, go

minimal



Intro

Come ogni anno, grande restyle grafico del sito, stavolta abbiamo fatto un bel cambiamento, no?

Molti non mi crederanno, ma vi assicuro che “così è molto meglio di prima”.

Ma come?

Non può essere meglio, hai tolto funzioni, non ci sono più le animazioni, ora hai solo un mega wall of text nero su bianco!

Appunto, cos’è sta roba se non un blog?

Ecco, lasciamo che possa manifestarsi come tale.

Perché un cambiamento del genere?

Come sempre, sto blog è un mega sfogo, un posto che raccoglie i miei flussi di coscienza.

Questo lo sapevamo tutti, ma che c’entra?
Ecco… Non mi è mai importato che il sito fosse effettivamente fruibile al 100%. È sempre stato una sorta di “weird flex”, mi sono semplicemente stufato di questa condizione.
In effetti 6 secondi di animazioni cringe per leggere una diamine di storia, scritta da uno di cui non vi interessa nemmeno il nome, sono troppi.

Altre migliorie

Ho tolto l’art gallery, tanto era sempre vuota, non ne valeva la pena. Tanto pubblico su Behance i miei lavori (link in fondo👀).
Segue poi che molta roba finirà su YT o diretta su insta, non ha senso che rimanga nel menù del sito.
Per non parlare dell’icona insulsa che utilizzai per il suddetto menù (un insieme di quadrati, non so in che mondo potesse considerarsi un menù quel robo)

Un bel lavoretto

Mi son dunque messo a riconsiderare tutto:

  • cosa significasse per me il blog
  • quale sarebbe stato il “target” (voi maledetti che leggete sti sbocchi di testo)
  • come avreste letto le storie (pc/telefono/schermo della macchina)
  • aggregazione con altre robe che faccio: “design”, YT, Onlyfans, traffico di organi (solo una delle 4 è errata)

A seguito di attente riflessioni sono arrivato a riprogettare, sviluppare e mantenere il sito come si presenta a voi lettori.

L’ho fatto pevvvvvoi

Ringraziate, stronzi.